Regolamentazione e vigilanza nel settore fintech
Regolamentazione e vigilanza nel settore fintech
La ridefinizione della regolamentazione del settore.
La disruption fintech nel settore dei financial services
Gli operatori fintech giocano, oggi, un ruolo sempre più di primo piano nel settore dei financial services, con impatti positivi per consumatori, investitori, operatori tradizionali e financial market infrastructure. L’ingresso nell’arena competitiva di operatori fintech ha portato all’introduzione di una nuova gamma di prodotti e servizi, abilitati da modelli di business più agili ed efficienti, con un maggiore focus sulla soddisfazione del cliente.
I benefici che il mondo fintech sta portando in termini di innovazione, stabilità e inclusione sono indiscussi, ma la velocità e la pervasività dei cambiamenti introdotti causano nuovi rischi e timori, rendendo difficile per i regolatori tenere il passo delle novità introdotte. Alla luce delle importanti trasformazioni in atto, il mondo dei servizi finanziari e le startup fintech devono prepararsi ad un’ondata di novità regolamentari che investirà il settore nei prossimi mesi.
Le novità regolamentari introdotte in risposta alla diffusione del fintech
Fino ad oggi, la risposta normativa e di vigilanza all’ingresso di aziende fintech nell’arena competitiva dei servizi finanziari si è evoluta attraverso tre diverse fasi. Inizialmente il regolatore si è concentrato sul sostegno all’adozione di nuove soluzioni fintech. L’attenzione delle autorità di vigilanza si è focalizzata sui vantaggi derivanti dal fintech e nella prima fase l'intervento normativo è stato limitato al semplice tuning.
Successivamente le autorità di vigilanza hanno iniziato a mostrare alcune preoccupazioni riguardo ai rischi connessi alla diffusione del fintech. Questi rischi si sostanziano in:
- Rischi nei confronti di consumatori ed investitori: mis-selling di prodotti e servizi, privacy, protezione dei dati, sicurezza delle informazioni.
- Rischi nei confronti degli intermediari finanziari: sostenibilità del modello di business, governance, rischio tecnologico, resilienza operativa, gestione dei dati, utilizzo dell’intelligenza artificiale, tematiche di antiriciclaggio.
- Rischi di stabilità finanziaria: rischio di concentrazione, diffusione incontrollata di canali alternativi di intermediazione finanziaria, utilizzo di crypto asset, vulnerabilità.
Nella terza fase, i regolatori e le autorità di vigilanza hanno intrapreso azioni specifiche in risposta a questi rischi, che si sono concretizzate nello sviluppo di standard internazionali e nell'implementazione di regole e orientamenti nazionali. Tra gli ambiti di maggior interesse il rischio tecnologico, la cyber security e la resilienza operativa, la privacy dei dati, la protezione del consumatore, la governance dei rischi e le modifiche ai requisiti antiriciclaggio.
Le aziende che operano nel settore dei financial services e che decidono di entrare nel mondo fintech devono considerare la natura sempre più mutevole della regolamentazione e della vigilanza all’interno delle proprie strategie di pianificazione, governance e gestione del rischio.
I principali rischi legati al mondo fintech
Ci sono tre aspetti chiave del fintech che oggi possono rappresentare un rischio per il sistema finanziario.
- La crescente dipendenza da un numero limitato di aziende tecnologiche. Le economie di scala nell’ambito delle applicazioni IT sono forti e portano ad un mercato altamente concentrato.
- I confini tra il mondo dei servizi finanziari e degli altri settori sono sempre più labili. Il settore finanziario interagisce sempre più con altre industry, attraverso servizi quali digital wallet e store credit. Per le autorità di vigilanza diventa molto più difficile segmentare e regolamentare le diverse attività.
- La gestione e l’utilizzo dei Big Data. Data collection e analytics sono tematiche nuove per molte aziende. Si tratta di argomenti complessi per i quali non esiste margine di errore.
Per avere successo in uno scenario in rapida trasformazione, gli intermediari finanziari dovranno adottare risposte proattive ai rischi emergenti e all'evoluzione del contesto regolamentare.
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