Nel terzo e ultimo appuntamento (a questi link puoi trovare la prima e la seconda wave) con la serie di report dedicata allo studio degli effetti del coronavirus sui consumatori, si approfondisce l’analisi sui cambiamenti in termini di preferenze e comportamenti. In particolare, la riflessione verte intorno alla permanenza di queste nuove abitudini anche nel prossimo futuro e a quali saranno gli impatti sui modelli di business delle aziende.
Lo studio, condotto da KPMG, rappresenta il punto di vista di più di 75.000 consumatori presenti in 12 mercati, tra cui l’Italia, raccolti nel corso di quattro mesi di interviste. L’analisi si è focalizzata su settori chiave dell’ambito ‘Consumer & Retail’: Bancario, Assicurativo, Viaggi & Turismo e Svago e divertimento.
Nel report, oltre all’analisi delle esperienze maturate dei consumatori con i vari brand, sono inclusi diversi insight che raccolgono il punto di vista dei leader di settore su scala internazionale, raccolti e discussi da KPMG.
Il nuovo consumatore: le principali conclusioni
Nell’analizzare i nuovi bisogni e comportamenti dei consumatori, sono stati rilevati quattro trend chiave che presumibilmente richiederanno alle imprese di rivedere la propria strategia e modelli di business: l’impatto economico della pandemia, l’economia dell’integrità e la riscoperta della comunità locale, l’ascesa del digitale e il principio “Home is the new Hub”.
Di conseguenza, per avere un vantaggio competitivo sul mercato, le aziende dovranno focalizzarsi su quattro aree:
- Conoscenza del cliente: comprendere i rischi e le opportunità dei vari segmenti di clienti è fondamentale. Chiarezza dei messaggi da veicolare e capacità di offrire risposte ai nuovi bisogni dei vari segmenti faranno la differenza.
- Revisione dei budget: ricavi e margini sono sotto pressione, i costi dovranno essere ridotti. In particolare, le spese dovranno essere riallocate in un’ottica di maggiore efficienza.
- Rivalutazione del proprio modello di business e delle partnership: per le aziende sarà necessario comprendere come i clienti interagiranno con i brand nel futuro. In che modo la supply chain potrà adattarsi? Quali partnership e alleanze occorrerà stipulare?
- Dimostrazione dei propri valori: sempre di più la differenziazione dei brand trae origine dai valori promossi. I brand dovranno gestire temi quali la responsabilità sociale e ambientale, così da attirare i clienti sempre più attenti al purpose.