Analisi dei bilanci dei gruppi bancari - Edizione 2019

Analisi dei bilanci dei gruppi bancari - Edizione 2019

Secondo l’analisi di bilancio di KPMG, per il secondo anno consecutivo risultati positivi per i gruppi bancari del campione analizzato.

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Giuliano Cicioni

Partner, Head of Business Consulting (Financial Services)

KPMG in Italy

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Alcune criticità, che hanno influito pesantemente sui risultati degli istituti negli ultimi nove anni, rappresentano temi ancora di forte attualità per i gruppi bancari italiani: la tensione sui tassi, il tema della qualità del credito, gli sforzi di razionalizzazione delle strutture, le richieste di patrimonializzazione da parte delle autorità di vigilanza, i default che hanno colpito alcuni dei principali gruppi bancari italiani. 

Qualità del credito

Il sistema bancario italiano sembra aver superato gli effetti della pesante crisi della qualità del credito che aveva colpito il settore soprattutto nel periodo 2012-2015 e che aveva portato i non performing loan su livelli prossimi ai 300 miliardi di Euro.

Per il terzo anno consecutivo la dinamica dei crediti deteriorati degli istituti bancari italiani registra un deciso miglioramento e lo stock di crediti deteriorati si è riportato sui livelli osservati nel 2009. Tra i segnali positivi, la netta riduzione di tutte le categorie che compongono i crediti deteriorati (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti), il calo degli ingressi da crediti in bonis a esposizioni deteriorate e la forte riduzione delle rettifiche su crediti. La riduzione dei crediti deteriorati risente positivamente degli effetti delle riforme varate dal Governo per velocizzare i tempi di recupero dei crediti, degli interventi di natura gestionale implementati dai gruppi bancari, della ripresa del mercato immobiliare e delle operazioni straordinarie di deleveraging effettuate da alcuni istituti.

Patrimonializzazione

Nel 2018 i gruppi bancari del campione hanno registrato un moderato peggioramento degli indicatori patrimoniali, pur mantenendosi su livelli ampiamente superiori rispetto ai requisiti minimi stabiliti dalle autorità di vigilanza, sia in termini di Total Capital Ratio, sia in termini di CET1 Ratio. Segnali positivi arrivano dall’andamento del Texas Ratio, che misura la ‘qualità’ del portafoglio creditizio rispetto alla dotazione patrimoniale delle banche. 

Efficienza

Gli sforzi volti all’ottimizzazione delle strutture da parte dei gruppi bancari si stanno concentrando in particolare sulla razionalizzazione della rete di filiali e sulla riduzione del numero di dipendenti, con effetti contrastanti sui principali indicatori di efficienza. I risultati delle politiche di ottimizzazione delle strutture sul conto economico dei gruppi bancari del campione si osserveranno in modo più consistente nel medio periodo: i gruppi bancari, infatti, stanno ancora scontando gli effetti del turnaround sui modelli di business, con i relativi oneri straordinari nel breve periodo, e delle forti pressioni regolamentari, con ingenti impatti in termini di adeguamento di strutture operative, competenze e organici.

Sono queste le principali evidenze dell’analisi di bilancio condotta su un campione di 18 gruppi bancari italiani, che rappresentano circa il 67% del sistema bancario italiano in termini di totale attivo consolidato.

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