Nel 2024 l’economia italiana è rimasta stabile in termini reali, mentre è rallentata significativamente in termini nominali, registrando una crescita del PIL di +0,7% in termini reali e +2,9% in termini nominali rispetto all’anno precedente. Nel 2023 l’incremento era stato rispettivamente dello 0,7% e del 6,7%.
Il mercato assicurativo italiano nel 2024
La raccolta premi complessiva del mercato assicurativo (portafoglio italiano ed estero, diretto ed indiretto, al lordo della riassicurazione) ha registrato nel 2024 un aumento complessivo del 17,1%, attestandosi a 159.071 milioni di Euro, dopo la crescita più contenuta dell’1,0% registrata nell’anno precedente. Tale crescita è ascrivibile sia al Ramo Vita, i cui premi sono aumentati del 21,0% (-2,2% nel 2023), sia al Ramo Danni, la cui raccolta premi totale ha evidenziato un aumento dell’8,3% nel 2024, leggermente inferiore a quello registrato nell’anno precedente (+8,1%). Il risultato netto degli investimenti è stato positivo e pari a 46,5 miliardi di Euro, in aumento rispetto al 2023 (40,0 miliardi di Euro), di cui 41,3 miliardi di Euro afferiscono al conto tecnico, mentre 5,2 miliardi di Euro al conto non tecnico.
Rispetto ai principali paesi europei, in Italia vi è ancora un potenziale da sfruttare in termini di copertura assicurativa, principalmente nei Rami Danni. L’incidenza dei premi assicurativi totali (Danni e Vita) rispetto al PIL nel 2024 è stata pari al 6,9%, la penetrazione del Ramo Vita si attesta al 5,0%, in aumento rispetto all’anno precedente (4,3%), mentre la penetrazione del segmento Danni si attesta all’1,9%, pressoché invariata rispetto al 2023 (1,8%).
Le prospettive per il 2025
Nel 2025, il contesto macroeconomico continua a essere caratterizzato da un’elevata incertezza, dovuta principalmente ai conflitti ancora in corso e alle tensioni legate alle dispute commerciali internazionali. Questi elementi, con i loro sviluppi imprevedibili, hanno contribuito a determinare una delle fasi di maggiore volatilità dei mercati finanziari degli ultimi anni, in particolare nei giorni successivi all’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti. Nonostante ciò, il rapido recupero dei mercati azionari ha favorito un ritorno a condizioni più stabili per i principali indicatori finanziari che influenzano la raccolta premi del settore assicurativo italiano, come gli indici borsistici e il differenziale BTP-Bund.
Dalle informazioni ad oggi disponibili, è prevedibile che i fattori esogeni sopra descritti continuino a incidere in modo significativo sulla domanda assicurativa, sia nei Rami Danni sia, in misura più pronunciata, nei Rami Vita. Per quanto riguarda il portafoglio diretto delle imprese con sede legale in Italia, si stima che nel 2025 i premi contabilizzati complessivi (Danni e Vita) registreranno un incremento di oltre l’8,0%, superando per la prima volta i 160,0 miliardi di Euro. Di conseguenza, il rapporto tra premi italiani e PIL passerebbe dal 6,9% del 2024 al 7,3% nel 2025.
I principali trend che caratterizzano il settore assicurativo
L’industria assicurativa italiana ha prospettive solide, ma sfidanti. La capacità di combinare innovazione, personalizzazione e sostenibilità determinerà il vantaggio competitivo. Ruolo chiave avrà il canale bancario, che dovrà diventare il consulente per la gestione dei rischi personali e d’impresa garantendo l’accesso ai capitali, ma anche la protezione dai rischi.
Le evoluzioni climatiche e gli eventi catastrofali di natura climatica suggeriscono la necessità di accelerare le attività di decarbonizzazione. La redazione di un piano di transizione risulta fondamentale per definire azioni ed obiettivi per indirizzare la decarbonizzazione e non deve essere percepito come un onere di compliance normativa, ma come un’opportunità per costruire e comunicare al mercato una strategia di decarbonizzazione credibile.
Il settore assicurativo è esposto a rischi sistemici sempre più complessi. La necessità di sviluppare un framework regolamentare solido e coerente ha portato alla Insurance Recovery and Resolution Directive ('IRRD'). Il processo di definizione del nuovo framework non è semplice e coinvolge non solo autorità come EIOPA, ma anche le singole compagnie assicurative, associazioni di categoria, società di consulenza ed esponenti accademici, chiamati a partecipare attivamente alla definizione degli standard tecnici e delle linee guida da utilizzare in ambito IRRD.
Negli ultimi anni il settore assicurativo ha vissuto una profonda trasformazione con l’introduzione dell’IFRS 17. A partire dal 2027, inoltre, il nuovo principio contabile internazionale IFRS 18 introdurrà ulteriori novità, sostituendo lo IAS 1 relativamente alla presentazione e informativa di bilancio, focalizzandosi in particolare su una nuova struttura di conto economico e definendo requisiti più rigorosi sulla divulgazione delle informazioni, in particolare quelle relative alle misure di performance gestionali definite dal management.
La spinta legislativa verso un cambiamento del modello fiscale, sempre più basato su un rapporto di trasparenza e collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, è destinato a cambiare significativamente la compliance fiscale delle imprese di assicurazione. In questo contesto, l’adempimento collaborativo (o cooperative compliance) sta modificando significativamente la gestione delle imposte e dei rischi ad esse connessi.
Sono queste le principali tendenze e tematiche di attualità del settore assicurativo che evidenziamo in questa edizione del volume ‘Il mercato assicurativo italiano 2025’ e che, insieme alla sintesi dei numeri chiave e alla riclassificazione dei bilanci delle compagnie attive in Italia, crediamo possano rappresentare un utile strumento e una guida pratica per gli operatori del settore.