Il mercato tiene grazie a private equity e investitori esteri
Mercato M&A in Italia nei primi 9 mesi 2022: il rapporto KPMG
Mercato M&A in Italia nei primi 9 mesi 2022: il rapporto KPMG
- La volatilità sui mercati energetici, il forte rialzo dei tassi d’interesse ed il quadro geopolitico impattano fortemente le aspettative di crescita per l’ultimo trimestre e per il 2023
- Le società italiane si confermano particolarmente attrattive per i Private Equity
Milano, 30 settembre 2022 – Il mercato italiano M&A, nonostante continui a risentire dell’incertezza dello scenario macroeconomico e geopolitico, dimostra un notevole grado di resilienza. Nei primi 9 mesi del 2022, sono state concluse 781 operazioni (-14% rispetto alle 906 operazioni dello stesso periodo dello scorso anno) per un controvalore pari a oltre 56 miliardi di euro (rispetto ai 71 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2021 su cui incideva però la conclusione dell’operazione Stellantis per circa 19,8 miliardi di euro).
Per Max Fiani, Partner KPMG e curatore del rapporto “La chiusura di importanti deal nel corso del terzo trimestre ha mitigato il rallentamento registrato a metà anno in termini di controvalori, mentre risulta confermato un calo dei volumi a seguito dello scenario macroeconomico e geopolitico che ha portato gli operatori, soprattutto industriali, a rallentare/posticipare numerose operazioni. Confermano il primato i Fondi di Private Equity: cinque delle prime dieci operazioni per controvalore nei primi nove mesi sono state portate a termine da investitori finanziari”.
Nel terzo trimestre 2022, le principali operazioni concluse in termini di controvalore sono state: l’acquisto da parte del Gruppo francese di mutua assicurazione, Covea, del riassicuratore globale, PartnerRe, per un controvalore totale di 8 miliardi di euro da Exor; l’acquisto dell’americana Welbilt, che produce macchine per ghiaccio, forni professionali e purificatori d’aria, per 3,4 miliardi di euro da parte di Ali Group, azienda leader nelle apparecchiature per la ristorazione; e la cessione a un consorzio di investitori guidato da Ardian di un’ulteriore quota del 41% della holding Daphne 3, che detiene una partecipazione del 30,2% in Infrastrutture Wireless Italiane, operatore del settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni mobili, per 1,3 miliardi di euro.
Persiste il trend positivo di investimento da parte di operatori esteri sul territorio nazionale già evidenziato nel primo semestre. Si registrano 272 operazioni (+1,5% rispetto ai 9 mesi 2021) per un controvalore di oltre 24 miliardi di euro positivamente influenzato dalla chiusura delle già citate Covea-PartnerRe, Consorzio Ardian-Daphne 3 e dall’acquisizione della maggioranza del capitale di Affidea, Gruppo sanitario della famiglia Bertarelli, leader paneuropeo del settore della diagnostica, da parte della holding finanziaria belga Groupe Bruxelles Lambert, per un controvalore totale di circa 1 miliardo.
Sempre in ambito healthcare segnaliamo l’investimento del Fondo di Private Equity Permira che, in collaborazione con la famiglia Marcucci e con il supporto dei co-investitori Abu Dhabi Investment Autority, Ampersand Capital Partners, CDP e FSI, ha finalizzato l’acquisizione di Kedrion, e la successiva fusione con Bio Products Laboratory (UK), aziende biofarmaceutiche specializzate nella produzione di farmaci plasmaderivati, al fine di creare un player globale nel campo dei prodotti medicinali derivati dal plasma umano per il trattamento di pazienti con malattie rare.
Si conferma il ruolo dei Fondi di Private Equity come partner finanziario, per supportare le famiglie imprenditoriali italiane nei percorsi di crescita per linee esterne o di internazionalizzazione.
Ne è un ulteriore esempio il recente accordo tra il fondo australiano IFM e SQ Renewables, NewCo della Famiglia Garrone, che controlla il 62,5% di ERG. L’accordo prevede l’apporto da parte del Fondo di circa 1 miliardo di euro a fronte del 35% della NewCo, con lo scopo di consolidare la posizione di leadership di ERG come attore chiave nella transizione energetica in Europa e consentire alla Società di proseguire negli investimenti legati agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che i governi e le istituzioni stanno stabilendo a livello globale.
A livello settoriale, il Consumer e l’Industrial markets è il maggior contributore a numero di operazioni, circa 410 che rappresentano circa il 52% delle transazioni concluse, per un controvalore pari a 12,2 miliardi di euro, tra le quali risulta particolarmente interessante nell’ultimo trimestre l’acquisto da parte di Exor del 10% del capitale sociale di Institut Mérieux, Gruppo francese attivo in diversi ambiti del settore sanitario, con un investimento di 833 milioni di euro; il settore TMT, con circa 150 operazioni rappresenta oltre il 18% del numero di deal ed è caratterizzato da operazioni spesso di piccolo taglio ma di grande valore strategico come l’investimento di CRIF nel restante 75% del capitale di Innolva, leader nella gestione e recupero crediti e fornitura dati ufficiali e immobiliari in ambito corporate e finanziario.
I settori Financial Services, Support Services and Infrastructure ed Energy& Utilities rappresentano invece, in termini di controvalore, rispettivamente il 33%, il 20% ed il 17% del mercato totale.
Il Financial Services ha beneficiato dell’attivismo registrato nel comparto assicurativo con la cessione di PartnerRe, con la finalizzazione della procedura di delisting dai mercati borsistici di Cattolica Assicurazioni da parte di Assicurazioni Generali, per un corrispettivo totale di 134 milioni di euro, e con l’acquisizione da parte di quest’ultima del 70% di Axa Affin Life Insurance, del 53% di Axa Affin General Insurance e del restante 51% di MPI Generali Insurance BERHAD, per un controvalore totale di 262 milioni di euro.
Segnaliamo infine, per il settore bancario, la conclusione dell’offerta pubblica di acquisto sulle azioni di Banca Carige da parte di BPER Banca, per un controvalore di oltre €125 milioni, mentre per il comparto Fintech/ digital payment ricordiamo l’ingresso di Poste italiane nel capitale di LIS Holding, azienda paytech leader del mercato italiano dei pagamenti di prossimità, per un controvalore di circa €700 milioni e l’investimento di FSI SGR di €500 milioni per il 60% di BCC Pay, Società di monetica del Gruppo bancario ICCREA.
Per il settore Energy&Utilities, in linea con la strategia di crescita, anche a seguito dell’ingresso del Fondo australiano nel capitale, ERG ha acquisito, nell’ultimo trimestre, da Energias de Portugal (EDP), per un controvalore di € 420 milioni, un nuovo portafoglio di 14 parchi eolici in Basilicata, Campania e Calabria, per una capacità installata di 172 MW, e, ha investito € 128 milioni per il 100% del capitale di MP Solar B.V., Società di diritto olandese facente capo al Fondo ABN AMRO Sustainable Impact Fund PE B.V., che detiene 18 impianti fotovoltaici dislocati in Puglia, Molise, Lazio e Sardegna, con una potenza installata totale pari a 33,8 MW ed una produzione complessiva annua di 46 GWh.
Infine, si è conclusa, dopo circa un anno, l’acquisizione di DEPA Infrastructure S.A. da parte di Italgas, terzo operatore in Europa per la distribuzione del gas naturale, per un controvalore di oltre €700 milioni.
Con riferimento ai mercati borsistici, la situazione di incertezza e forte volatilità ha influito sia sulle operazioni di quotazione che sulle operazioni di delisting.
Nonostante nell’ultimo trimestre le IPO siano quasi raddoppiate (dalle 10 del primo semestre a 19 matricole), la raccolta di queste ultime nove operazioni ammonta a soli €60 milioni (raccolta totale pari a €1,5 miliardi nei primi 9 mesi dell’anno).
Tra le ultime quotazioni ricordiamo Energy S.p.A., che offre sistemi di accumulo per l’energia da fonti rinnovabili, e Yolo S.p.A. che opera nel comparto InsureTech offrendo servizi assicurativi digitali.
Eni, a seguito della forte volatilità sui mercati azionari, ha ufficialmente congelato la quotazione di Plenitude.
Il fenomeno globale dello spopolamento dei listini borsistici ha contagiato anche Borsa Italiana che da inizio anno ha visto ben 10 società concludere la procedura di delisting. Oltre alle note Cerved, FalkRenewables, LaDoria, Cattolica Assicurazioni e Banca Carige, nell’ultimo trimestre hanno lasciato il listino anche Assiteca, Giorgio Fedon, CoimaRes, Piteco e Costamp Group, oltre al trasferimento della quotazione di Exor al mercato Euronext Amsterdam.
È stato inoltre annunciato da parte della famiglia Della Valle, l’avvio della procedura di offerta pubblica di acquisto sul 22,5% del capitale sociale di TOD’S per un controvalore pari a €338 milioni.
Outlook 2022
Entro la fine del mese sono attesi il closing dell’acquisizione del Gruppo Profilpas, azienda specializzata nella produzione e vendita di profili per pavimenti e rivestimenti e complementi di posa, da parte del Gruppo Mapei e la finalizzazione, ottenute tutte le autorizzazioni, dell’acquisizione da parte di Engineering del 43,2% del capitale di Be Shaping the Future, a seguito della quale lancerà un’offerta pubblica di acquisto.
Nel mese di ottobre sono previsti l’avvio dell’OPA su Atlantia da parte della BidCo Schema Alpha S.p.A, Società partecipata al 65% da Edizione e al 35% da Blackstone Inc., per un controvalore complessivo pari a 12,7 miliardi di euro e la presentazione di un’offerta per la Rete Unica, a seguito del memorandum firmato a maggio tra Tim, Cdp, Open Fiber e i fondi Kkr e Macquarie, al fine di creare un solo operatore infrastrutturale nelle reti di telecomunicazioni.
Edizione ha inoltre annunciato la sottoscrizione di un accordo strategico con Dufry, finalizzato alla creazione di un Gruppo globale nel settore dei servizi di ristorazione. L’assemblea dei soci di Dufry ha dato il via libera all’offerta pubblica di scambio/acquisto su Autogrill, per un controvalore totale pari a circa 2 miliardi di euro.
Al termine dell’operazione, previsto nel secondo trimestre 2023, Edizione deterrà una quota nel nuovo Gruppo compresa tra il 20% ed il 25%.
È stato posticipato per fine anno il closing dell’acquisto da parte di Cellnex di alcune torri di comunicazione da CK Hutchison, per un controvalore di circa €3,7 miliardi di euro, ed è prevista entro il 31 dicembre 2022 la finalizzazione dell’investimento più grande effettuato da Ariston nel capitale della tedesca Centrotec Climate Systems, per 703 milioni di euro in contanti e circa 41,4 milioni di azioni Ariston. Grazie a questa acquisizione il Gruppo Ariston aumenterà la propria offerta di soluzioni sostenibili per il riscaldamento in linea con la strategia del Gruppo sui temi ESG.
Tra le ultime operazioni annunciate segnaliamo infine l’accordo tra Investindustrial e gli attuali Azionisti di Eataly, che prevede un investimento di 200 milioni di euro da parte di Investindustrial che arriverà così a detenere il 52% del capitale di Eataly con l’obiettivo di supportarne la crescita a livello internazionale.
“Ad oggi la pipeline M&A prevista in chiusura per il fine anno è composta da operazioni medio-grandi che porterebbero ad un mercato M&A italiano pari a circa 70 miliardi, valore più alto di quanto registrato nel 2019, ultimo anno pre-pandemia. L’attività del prossimo trimestre sarà impattata dall’aumento dei tassi di interesse, dall’insediamento del nuovo Governo e dall’oscillazione dei prezzi delle risorse energetiche e saranno decisive le risposte da parte dei Governi e delle aziende in uno scenario 2023 complesso e caratterizzato da una crescita contenuta.” conclude Fiani.