Il 2020 un anno eccezionale per la performance dei Fondi
Lo studio KPMG/AIFI sui rendimenti dei Private Equity nel mercato italiano.
Lo studio KPMG/AIFI sui rendimenti dei Private Equity nel mercato italiano.
Nonostante la pandemia nel 2020 abbia avuto pesanti impatti sull’economia in generale (PIL 2020 -8,9%) e sul numero e sul controvalore delle operazioni M&A, il mercato del Private Equity in Italia conferma il trend positivo degli anni passati realizzando significative performance con un tasso interno di rendimento lordo (IRR Lordo aggregato) pari a 32,1%, il dato più alto degli ultimi 15 anni.
È quanto emerge dalla periodica rilevazione realizzata da KPMG, in collaborazione con AIFI, basata sull’analisi del rendimento lordo di 56 operazioni di disinvestimento realizzate nel 2020 ed effettuate da 26 operatori, che hanno determinato un controvalore record incassato dai Private Equity, pari a circa 5,3 miliardi di Euro.
La performance positiva del 2020 è stata determinata dai rendimenti particolarmente positivi dei mega deals e dai disinvestimenti che hanno come target aziende di medie e grandi dimensioni. Si tratta in prevalenza (64% dei casi) di società entrate nel portafoglio dei fondi in media negli ultimi 5 anni, un trend positivo che si conferma per il terzo anno consecutivo.
Un dato rilevante, che attesta l’incertezza connessa alla pandemia nel 2020, è l’aumento significativo delle svalutazioni (cd. Write Off), in totale 18 operazioni, ben 10 in più rispetto al 2019, di cui 16 totali (i.e. svalutazione del 100% del valore dell’investimento) e 2 parziali (i.e. svalutazione pari ad almeno l’80% del valore dell’investimento).
A conferma del trend osservato negli anni precedenti, i rendimenti più elevati si registrano nelle operazioni di disinvestimento di target in fase di Development (38,2%) e nelle operazioni di Management Buy Out, MBO/MBI (30,4%).
Invece, i disinvestimenti “Early Stage”, che riguardano le aziende nelle prime fasi del loro ciclo di vita, storicamente interessati da elevata volatilità, nel 2020 interrompono il trend di rendimenti positivi osservati negli ultimi 4 anni, registrando una redditività media negativa.
Si stima, infine, che nel decennio 2011-2020 gli operatori di private equity abbiano investito complessivamente circa 30 miliardi di Euro nel nostro Paese.
Per Max Fiani, Partner KPMG e autore dell’analisi “Lo shock economico causato dall’emergenza sanitaria ha rallentato l’attività degli operatori di Private Equity e di Venture Capital principalmente nel primo semestre 2020. Tuttavia, nel mercato italiano gli operatori di maggiore dimensione si sono contraddistinti per una crescente attività, realizzando elevati rendimenti attraverso poche operazioni di grandi dimensioni, e, come di solito accade nel nostro Paese, i grandi deal hanno influenzato in modo significativo i rendimenti e le performance di tutto il mercato italiano del Private Equity”.