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Gli ultimi due anni hanno visto molti paesi compiere passi nella giusta direzione verso il Net Zero, anche se c’è ancora molta strada da fare. L’Europa ha annunciato nuove politiche significative a sostegno della decarbonizzazione: la REPowerEU introduce gradualmente il suo meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio. Il prossimo anno, inoltre, le aziende di molti paesi inizieranno a riferire sui rischi e sui piani legati al cambiamento climatico.

Il ‘Net Zero Readiness Report’ analizza 24 paesi, dall’Australia agli USA, passando per la Cina, l’Italia e il Sud Africa, e 6 settori chiave dell’economia, tra cui l’elettrico e i trasporti, evidenziando sia i risultati positivi raggiunti nel percorso verso l'azzeramento delle emissioni, sia le aree di miglioramento. Il report sottolinea come, in un contesto caratterizzato dall’aumento del debito pubblico, dalle tensioni interne e dalla necessità di garantire l'approvvigionamento energetico, i governi e l’industria debbano adottare delle nuove strategie per soddisfare gli obiettivi ‘Net Zero’ entro il 2050.

I tentativi di eliminare gradualmente l’uso del carbone, il principale fattore che contribuisce al cambiamento climatico, sono falliti e i risultati positivi ottenuti, come l'aumento della produzione di energia a basse emissioni di carbonio da parte di alcuni dei maggiori produttori mondiali, tra cui Stati Uniti, Cina, Brasile, Canada e Unione Europea, sono ancora limitati dai costi della decarbonizzazione e dai conflitti generati dal suo impatto nei diversi territori.

Italia, hub di idrogeno verde

L’Italia ha compiuto notevoli progressi in materia di efficienza energetica e l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha rilevato in un recente rapporto che dal 2010 la domanda di energia si è sganciata dalla crescita economica, e che il Paese è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo nazionale per il 2030 in questo settore. Si prevede inoltre di porre fine all’uso del carbone per generare elettricità entro il 2025, aumentando la percentuale di elettricità generata da fonti rinnovabili da un terzo a due terzi, entro il 2030.

L'Italia presenta punti di forza anche perché intende diventare un hub per l'idrogeno verde. Tuttavia, le difficoltà nell'ottenere le autorizzazioni per lo sviluppo di nuove forme di energia e per la ristrutturazione delle abitazioni, in particolare quelle più antiche e storiche, rappresentano un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di ‘Net Zero’.