M&A: Il trend positivo si consolida

M&A: Il trend positivo si consolida

Mercato italiano M&A: il rapporto KPMG Corporate Finance

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Mercato italiano M&A: il rapporto KPMG Corporate Finance  
Nel primo semestre chiuse operazioni per circa 16,5 miliardi di euro (+ 3% rispetto al I° sem. 2014).

Milano, 29 giugno 2015 – Il trend di crescita dell’M&A italiano si consolida. Nei primi sei mesi dell’anno si sono infatti chiuse formalmente 226 operazioni per quasi 16,5 miliardi di euro di controvalore in aumento del 3% rispetto ai 16 miliardi del primo semestre 2014. A questo dato si devono aggiungere tre importanti deal per oltre 10 miliardi di euro che saranno finalizzati a breve. Si tratta dell’acquisizione di Pirelli da parte di China National Chemical Corporation per un valore che potrebbe raggiungere i 7 miliardi di euro; della fusione tra Pioneer Investments e Santander Assets Management per un valore di circa 3 miliardi di miliardi di euro ed infine dell’acquisizione di BSI da parte di Btg Pactual per un valore di 1,75 miliardi (operazione che sarà chiusa nel terzo trimestre del 2015).  

Prosegue l’interesse degli investitori esteri verso gli asset italiani: nei primi sei mesi si sono registrate circa 89 operazioni in ingresso per un controvalore di circa 6,4 miliardi di euro. I protagonisti sono stati Investitori Istituzionali, Private Equity ma anche compratori industriali. Tra le operazioni più rilevanti del semestre si evidenzia l’ingresso della francese Vivendi in Telecom con l’acquisizione di oltre il 14% del capitale per circa 2,3 miliardi di euro; l’interesse da parte degli investitori cinesi con l’acquisto del 2% delle azioni di Banca Intesa San Paolo rilevate dalla People’s Republic of China per un controvalore superiore ad 1 miliardo di euro e l’acquisizione da parte di Bekaert del business steelcord di Pirelli per più di 250 milioni di euro (oltre all’acquisizione di Pirelli da parte di China National Chemical Corporation). Sempre nel filone estero su Italia rientrano circa 35 acquisizioni completate dai fondi di Private Equity. Tra queste va segnalato il fondo francese Adrian che è entrato col 49% in F2i Aeroporti 400 milioni di euro e il PE americano Apollo Global Management che ha rilevato le società assicurative del Gruppo Carige per circa 310 milioni di euro. L’operazione più importante riguarda peraltro l’acquisto da parte della cordata di PE Clessidra, Bain e Advent di ICBPI per 2,15 miliardi che si finalizzerà nei prossimi mesi.

Sempre nel Private Equity è importante ricordare la cessione da parte di Permira del 7% di Hugo Boss alla famiglia Marzotto per 500 milioni di euro e l’acquisizione del 90% di Roberto Cavalli da parte di Clessidra Sgr.  

Un altro tema rilevante che ha interessato le società italiane in questo primo semestre dell’anno è quello del collocamento sul mercato di quote azionarie sia tramite IPO, sia tramite la cessione di pacchetti azionari sui mercati regolamentati. Per quanto riguarda le IPO, si segnalano la quotazione nel mese di marzo di circa il 48% di OVS per circa 450 milioni di euro, seguita per valore dalla quotazione del 35% del Gruppo Massimo Zanetti che ha raccolto circa 140 milioni di euro. A queste si aggiunge l’IPO di Banzai, che nel febbraio scorso ha raccolto circa 100 milioni di euro collocando una quota del 40%.  

Per quanto riguarda invece il collocamento di pacchetti azionari sul mercato vanno segnalate la cessione del 5% di Enel da parte del MEF pari a 2,2 miliardi di euro; la cessione del 7,8% di Mediaset per, rispettivamente, 2,2 miliardi e 380 milioni di euro e l’aumento di capitale di MPS per un controvalore complessivo di quasi 3 miliardi di euro.  

Continua inoltre il processo di riorganizzazione e dismissione dei principali gruppi italiani ed in particolare nel settore finanziario. In quest’ultima categoria rientra infatti l’acquisizione da parte di Assicurazioni Generali della totalità delle azioni di Generali Ppf Holding con l’acquisto del rimanente 24% delle azioni per un valore di 1,2 miliardi di euro con la finalità di consolidare e sviluppare le attività nell’Europa Centro-Orientale e la già citata dismissione delle società assicurative del Gruppo Carige rientrante nelle azioni di capital management che il Gruppo sta attivando. Tra le società industriali va menzionata la cessione da parte di Enel del 40% di SE Hydropower S.r.l. a Società Elettrica Altoatesina S.p.A. oltre alla già menzionata cessione del del Business Steelcord di Pirelli a Bekaert. 

A livello settoriale il Consumer Market risulta il più dinamico in termini di volumi e valore con 70 operazioni completate per circa 5,5 miliardi di euro (circa il 30% del totale dei volumi del semestre). E’ di questo comparto l’operazione più importante per controvalore ossia la fusione tra Gtech e IGT per 3,4 miliardi di euro. Bene anche il comparto Industrial Markets con circa 65 operazioni per un totale di 900 milioni di euro. Tra le operazioni più rilevanti si possono evidenziare la cessione delle partecipazioni totalitarie di Alfa Valvole e Bocchiotti Industrial Group rispettivamente alla statunitense Index Corporation per 102 milioni di euro ed alla tedesca Hager SE per 100 milioni di euro.  

Nel settore finanziario sono prevalse le operazioni di razionalizzazione dei business esteri dei principali gruppi bancari ed assicurativi come ad esempio la riorganizzazione delle attività nei paesi CEE di Unicredit e Intesa Sanpaolo. Si evidenzia inoltre la significativa attività di espansione all’estero nel risparmio gestito di Azimut Holding tramite l’acquisizione di piattaforme in Paesi come Australia, Turchia e Brasile. 

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