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KPMG ha intervistato più di 180 CEO di grandi aziende del settore manifatturiero, con sede in 11 paesi tra Europa, Asia e Nord America, per scoprire come si stanno preparando a cogliere le opportunità e affrontare le sfide del 2023: i cambiamenti nella supply chain, le nuove tendenze di trasformazione del settore industriale, gli obiettivi ESG ed il fabbisogno di competenze.

I risultati mostrano che le prospettive dei CEO stanno cambiando. Gli amministratori delegati sebbene rimangano ottimisti rispetto alla crescita nei prossimi tre anni, prevedono di dover far fronte ad una recessione economica per tutto il corso del 2023. Nella corsa verso il raggiungimento dei propri obiettivi, la difficoltà sarà quella di trovare un equilibrio tra breve e lungo termine, tra investimenti in tecnologia e in persone, tra onshoring e offshoring.

Una visione ottimista nonostante le difficoltà

L'economia globale sta rallentando e numerose sono le sfide che devono affrontare le aziende manifatturiere, ma i CEO rimangono fiduciosi riguardo le prospettive di crescita nel prossimo triennio. Tuttavia, le evidenze del sondaggio mostrano che gli amministratori delegati siano meno fiduciosi sulla crescita dell'economia mondiale a breve termine dal momento che i governi si trovano ad affrontare l'aumento dell’inflazione che frena la domanda. Nonostante l'ottimismo nel lungo termine, più di tre quarti ritiene che una recessione economica potrebbe influenzare le prospettive di crescita nei prossimi tre anni. Per rafforzare le proprie organizzazioni in vista della recessione l’86% degli intervistati sta pianificando di potenziare la produttività. Tuttavia, rimangono fiduciosi sulla capacità di resilienza delle proprie aziende nei prossimi sei mesi.

In un contesto caratterizzato dall’incertezza occorre prevedere diversi scenari e pianificare le azioni a seconda dei possibili scenari del ciclo economico. Di recente le prospettive macro-economico sono leggermente migliorate e, se l'inflazione rientra, potrebbe verificarsi una ripresa di cui le aziende potrebbero beneficiare.

Alcuni settori rimangono però meno colpiti dalla recessione a causa dell’incidenza di altri fattori geopolitici. Ad esempio, il settore Aerospaziale e di Difesa (A&D) sta andando in controtendenza rispetto ad altre industries per la ripresa del turismo e l'incremento delle commesse legate, purtroppo, alle tensioni geopolitiche in diverse aree del mondo.

Conclusioni

Dal report 2022 sulle Global Manufacturing Prospects i principali trend emergenti erano la digitalizzazione e la sostenibilità. Sebbene queste tematiche rimangano imperativi fondamentali, ora il quadro globale è diventato più complesso, l'economia mondiale sta rallentando mentre il cambiamento tecnologico sta accelerando.

Gli amministratori delegati non dovrebbero distogliere lo sguardo dal principale obiettivo di una crescita sostenibile e redditizia e, per raggiungerlo, dovrebbero rivedere costantemente la strategia puntando comunque su punti di forza e sui valori.

I repentini cambiamenti nella geopolitica, i cambiamenti climatici e le nuove pratiche di lavoro rendono più che mai impegnativo ottenere gli obiettivi aziendali nel lungo termine ed il sondaggio evidenzia la consapevolezza dei CEO rispetto alle sfide e alle opportunità nel definire un percorso di crescita sostenibile.