Stiamo assistendo alla quarta ondata d’innovazione, forse la più travolgente dopo quelle della prima rivoluzione industriale, chiamata ‘Deep Tech’. Fa riferimento a tecnologie dirompenti e pervasive, come il Metaverso, l’AI, la realtà aumentata, che avranno impatti profondi sul nostro modo di vivere.
Ma come può un’azienda applicare l’innovazione Deep Tech ai propri modelli di business? Trattandosi di tecnologie radicali, che determinano salti quantici nel modo di vivere, serve la capacità di collaborare con i governi, la comunità scientifica o le start-up in modalità di open innovation, così come una forte componente iniziale di Ricerca e Sviluppo.
Alcuni esempi di applicazione dell’approccio Deep Tech:
- lo sviluppo a tempo di record dei vaccini mRNA per contrastare la recente pandemia
- il boom delle attività di esplorazione (aereo)spaziale e in particolare il progetto SpaceX di Elon Musk
- i progressi nella bioingegneria applicata al futuro dell’agricoltura, per esempio il lavoro di JoynBio che sintetizza microbi che rendono le colture più resistenti alla siccità.
Immaginare possibili futuri con il Futures Thinking
Secondo la futurologa Barbara Marx Hubbard: "Il futuro esiste prima nell'immaginazione, poi nella volontà e poi nella realtà".
La risorsa più importante per sfruttare il potenziale di queste tecnologie è l’immaginazione. In questo contesto, uno strumento utile per combinare il potenziale della tecnologia e quello dell’immaginazione, è un metodo manageriale innovativo definito Futures Thinking.
Il Futures Thinking è un approccio multidisciplinare, che considera futuri possibili attraverso l'esplorazione di tendenze e i cosiddetti signals of change. Comprende la valutazione di scenari possibili, la costruzione di ipotesi, l'identificazione di diversi ‘futuri’ e gli step necessari per trasformali in realtà.
Il Futures Thinking, più che ‘prevedere’ il futuro, consente di considerare in modo critico i possibili diversi futuri per prendere le decisioni migliori e agire nel presente. Si rivela un approccio molto efficace in particolare quando è necessario supportare processi decisionali su tematiche di grande complessità, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella sanità o nell’ingegneria genetica.
L’adozione del Futures Thinking come approccio ha anche il vantaggio di creare un ‘linguaggio comune’ in grado di favorire un terreno condiviso tra gruppi di lavoro con diversi background, ad esempio risorse scientifiche e tecniche rispetto a quelle più funzionali. Inoltre, in questo percorso non basta solo un approccio manageriale, ma è necessario coinvolgere le generazioni più giovani per garantire un futuro desiderato.
Immaginando il futuro, dunque, possiamo realizzarlo, prevenirlo o prepararci ad affrontarlo: in ogni caso con il Futures Thinking possiamo contribuire a plasmarlo.
Aiutare le imprese in questo percorso
L’onda dell’innovazione Deep Tech può avere un impatto sul business e sulla società pari o addirittura superiore a quello dell’avvento di Internet. Per trarre il massimo vantaggio dalle opportunità che offre le aziende dovranno agire sin da ora supportati dalle giuste metodologie. KPMG con l’approccio Futures Thinking, sviluppato nei suoi Insights Centre e Innovation Lab, è al fianco delle imprese in questo percorso.