Crisi COVID-19 e gli impatti sull’economia globale
Crisi COVID-19 e gli impatti sull’economia globale
Impatti più severi per i paesi ad alto livello di indebitamento privato e con maggiore invecchiamento della popolazione.
Gli impatti più gravi sui paesi ad alto indebitamento privato e con maggiore invecchiamento della popolazione
I più gravi impatti economici della crisi COVID-19 si osserveranno nei paesi ad alto livello di indebitamento privato (famiglie e imprese), oltre che nei paesi con un più alto numero di anziani. È quanto emerge da una recente analisi KPMG ancora inedita in Italia. L'alto indebitamento, infatti, determina una serie di conseguenze negative tra cui la riduzione dei consumi, la flessione dei prezzi degli asset (immobili, asset finanziari, ecc.), lo stallo degli investimenti e le aspettative negative incorporate nelle scelte degli investitori che si scaricano a loro volta sui trend del mercato finanziario.
L'Italia ha il 17% della popolazione over-70, l’incidenza più elevata al mondo dopo il Giappone, ma fortunatamente ha un tasso di indebitamento privato più basso rispetto ad altri paesi: solo il 110% del PIL (di cui il 41% è relativo alle famiglie ed il 69% è quello delle imprese).
Ci sono, invece, paesi dove il livello di indebitamento privato rispetto al PIL è molto più elevato. In cima alla classifica c’è il Canada con l’indebitamento privato pari al 217%, seguita subito dopo dalla Francia con un indebitamento privato del 216%, in Cina è del 204%, nel Regno Unito è pari al 166%, nella Corea del Sud del 195%.
Fondamentali per la ripresa le misure dei governi
Un altro elemento interessante è la correlazione tra andamento dei mercati finanziari ed il rimbalzo dell'economia. Gli economisti di KPMG US stimano che la probabilità di avere un rimbalzo forte dopo l'emergenza, scenario a "U" o ad "L", dipenderà essenzialmente dalla magnitudine della misure messe in campo dai governi, ma anche dall'andamento dei mercati azionari e dei bond.
In particolare, i paesi con livelli di indebitamento privato più elevato richiederanno un maggiore contributo delle misure da parte dei rispettivi governi per evitare recessioni economiche a forma di "V" e anche con una forte presenza dei contributi e dell’assistenza del governo, le flessioni a forma di "V" potrebbero essere inevitabili
Per il primo trimestre 2020 gli economisti prevedono una discesa del GDP a livello globale del -12 %.
Il distanziamento sociale colpisce soprattutto il retail
Il distanziamento sociale è una misura necessaria e giustamente richiesta dai governi ai cittadini, ma implica dei notevoli costi economici.
L’analisi KPMG evidenzia, infatti, che gli impatti economici del distanziamento sociale, provocando una notevole riduzione nella domanda di beni e servizi dei privati, potrebbe portare addirittura al collasso di alcuni settori, soprattutto il retail, e determinarne gravi effetti sul mercato del lavoro (disoccupazione).
Si pensi, ad esempio cosa è successo in questi ultimi giorni alla variazione anno su anno del fatturato dei ristoranti, variabile che gli economisti prendono come proxy delle vendite al dettaglio. Il fatturato è sceso da un minimo del 50% ad un massimo del 100%.
Conclusioni
In conclusione, dall’analisi KPMG emerge che, poiché il virus al 20 marzo era diffuso in 183 paesi, tanto da indurre l’OMS a dichiarare che la pandemia sta pericolosamente accelerando, i paesi con popolazioni più anziane hanno rischi di elevata mortalità e sono esposti ai maggiori impatti negativi sulle rispettive economie nazionali. Gli impatti sull’economia possono avere dei trend a “V” o a “U” in base alle misure adottate dai governi. Il distanziamento sociale è una misura giusta e necessaria, ma comporta un costo economico elevato.
Gli impatti economici più severi e di lungo-termine saranno avvertiti dalle aziende indebitate e con flussi di cassa scadenti, dalle imprese che in questa contingenza si vedono costrette a chiudere, non possono mantenere e assumere personale o non possono ripagare i debiti.
I segnali positivi provengono dal fatto che gli sforzi dei governi per mitigare i costi economici stanno aumentando per rispondere e contrastare la crisi e che è in corso un'azione coordinata e dei singoli governi per mitigare gli effetti negativi sulla salute e sull'economia.
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