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Oggi la gestione del rischio è più rischiosa che mai

Le aziende si trovano ad affrontare una serie di forze reputazionali, ambientali, normative e sociali. Per orientarsi in questo panorama complesso, la C-suite dovrebbe cercare di abbracciare il rischio come un abilitatore di valore e trasformare radicalmente il proprio approccio.

Il sondaggio globale di KPMG, condotto su 400 dirigenti, rivela che le loro priorità per i prossimi anni sono la capacità di adattarsi a nuovi tipi di rischio, l'adozione di analisi avanzate e l’AI. Sarà inoltre necessaria una più stretta collaborazione in tutta l’azienda, man mano che le organizzazioni allineeranno la gestione del rischio con gli obiettivi strategici.

Temi chiave e statistiche

Il top management deve diventare il reparto rischi

Il rischio è compito di ogni membro della dirigenza aziendale e i CRO dovrebbero distribuire la responsabilità del rischio all'interno dell'intera organizzazione, collaborando con i leader aziendali per integrare il rischio nella loro strategia e renderlo parte del loro pensiero quotidiano.

Il 61% dei dirigenti intervistati all'interno e all'esterno della funzione di rischio prevede un aumento significativo del livello di rischio di cui saranno responsabili nei prossimi 3-5 anni.

Il rischio può generare valore in tutta l'azienda

Le decisioni chiave della funzione di rischio dovrebbero partire dalla domanda: in che modo questo passaggio aggiungerà valore all'azienda?

Un approccio di questo tipo può contribuire a trasformare il rischio da un ‘dipartimento del no’ a un servizio che crea costantemente valore, ispirando tutti all'interno dell'organizzazione a incorporare il rischio nel processo decisionale quotidiano.

Il 66% dei CEO e dei COO e il 57% dei CRO e dei Risk Manager sottolineano la necessità di task force interfunzionali, collaborazione e comunicazione.

Integrare e collegare il rischio nel processo decisionale aziendale

Le decisioni che riguardano un ufficio o un reparto possono avere un effetto a catena su tutti gli altri, e questo vale anche per il rischio. Ciò significa che la gestione del rischio dovrebbe essere efficacemente integrata nel processo decisionale in tutta l'organizzazione, idealmente come parte di un sistema ‘ERP per il rischio’.

Il 65% dei dirigenti C-suite e il 71% dei CRO e dei Risk Manager affermano che l'integrazione di sistemi, domini e processi può migliorare significativamente l'efficacia del processo decisionale relativo al rischio.

Sfruttare l'accelerazione digitale e l'analisi dei dati

Le nuove tecnologie possono aiutare i professionisti del rischio a gestire meglio il cambiamento, sebbene comportino anche nuovi rischi come la sicurezza informatica e il pregiudizio nei confronti dell'AI. Man mano che le organizzazioni digitalizzano e abbracciano l’AI dovrebbero cercare anche di ottenere fiducia nella sua applicazione, preferibilmente attraverso meno piattaforme che utilizzano dati comuni.

Il 98% dei dirigenti intervistati afferma che l'accelerazione digitale ha migliorato l'approccio della propria azienda al rischio, in particolare nei settori dell'identificazione, del monitoraggio e della mitigazione.

Creare una forza lavoro incentrata sul rischio

Gli investimenti in AI e gen AI richiedono una forza lavoro con le competenze adatte a implementare queste tecnologie. Per fare ciò, le organizzazioni dovrebbero identificare l'impatto della tecnologia, migliorare le competenze dei lavoratori e riorientare il modello operativo verso il valore.

Il 45% dei dirigenti C-suite dà priorità all'ottimizzazione della sicurezza informatica, mentre il 36% dei CRO e dei Risk Manager si concentra sul miglioramento della gestione del rischio IT e sull'integrazione dell'analisi dei dati e della modellazione predittiva.