Dai bilanci dei principali gruppi bancari italiani del primo semestre del 2023 emergono risultati molto positivi in termini di redditività e patrimonializzazione. I gruppi bancari beneficiano degli effetti della politica monetaria fortemente restrittiva portata avanti dalla Banca Centrale Europea per cercare di contrastare la spirale inflazionistica. La qualità del credito si conferma in costante miglioramento, anche se gli effetti di medio-lungo periodo del COVID-19 e del conflitto russo-ucraino causano un incremento delle sofferenze.
Nonostante il costante impegno in termini di razionalizzazione delle strutture, si evidenziano ancora alcune difficoltà sul lato dell’efficientamento dei costi. Tuttavia, il forte aumento della marginalità ha portato ad un netto miglioramento del Cost/Income Ratio.
Redditività
I gruppi bancari analizzati registrano nel primo semestre del 2023 una flessione degli impieghi verso la clientela dello 0,8%, a fronte di debiti verso la clientela in calo dell’1,4% e di titoli in circolazione in crescita del 17,9%.
Gli effetti della politica monetaria fortemente restrittiva della Banca Centrale Europea, che ha portato i tassi di riferimento dallo 0,5% di luglio 2022 al 4,5% del settembre 2023, ha avuto importanti impatti sui bilanci dei gruppi bancari del campione analizzato: nei primi sei mesi del 2023 il margine di intermediazione segna un incremento del 42,8%, per effetto della netta crescita del margine d’interesse (+52,9%) e dei profitti da attività finanziarie (tornati in positivo dopo le perdite registrate nel primo semestre del 2022 per effetto delle turbolenze sui mercati finanziari conseguenti allo scoppio del conflitto russo-ucraino), a fronte di un margine commissionale in calo del 4,6%.
I gruppi analizzati registrano a livello aggregato un utile di esercizio pari a 11,6 miliardi di Euro, con un ROE che si attesta al 6,8%, valori in netto miglioramento rispetto a quanto osservato nei primi 6 mesi del 2022.
Qualità del credito
La dinamica delle non performing exposure conferma il trend positivo registrato negli ultimi anni: le esposizioni deteriorate nette segnano un calo del 5,4% nel primo semestre del 2023, con andamenti contrastanti delle diverse categorie: le inadempienze probabili si sono ridotte dell’8,6%, mentre le sofferenze e le esposizioni scadute hanno segnato un incremento, rispettivamente del 3,0% e dell’8%. In questo contesto, l’NPE Ratio lordo si riduce di 0,1 punti percentuali (dal 2,9% di dicembre 2022 al 2,8% di giugno 2023).
Le rettifiche di valore su crediti hanno registrato una notevole flessione (-44,6%) nel primo semestre del 2023, attestandosi a 1,8 miliardi di Euro, per effetto della riduzione registrata dai gruppi maggiori (-65,3%).
Il livello di copertura delle non performing exposure registra un lieve incremento (+0,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2022), attestandosi al 50,3%.
Efficienza
Il tema della razionalizzazione e del contenimento dei costi rimane centrale per il settore bancario, ma gli oneri straordinari legati agli sforzi di efficientamento delle strutture e degli organici continuano ad avere forti impatti sulle principali voci di costo dei gruppi bancari analizzati. Nel primo semestre del 2023 le spese per il personale segnano un incremento del 2,7% e le altre spese amministrative sono diminuite dell’1,0%, mentre i costi operativi hanno registrato un incremento del 2,8%. Tuttavia, grazie al netto miglioramento della marginalità, il Cost/Income Ratio del campione analizzato si riduce di 18,4 punti percentuali, attestandosi al 47,4%.
Coefficienti patrimoniali
I gruppi bancari analizzati rispettano ampiamente i requisiti patrimoniali stabiliti dalle autorità di vigilanza, sia in termini di CET1 Ratio (in media 15,1%), sia in termini di Total Capital Ratio (in media 19,9%), in lieve crescita nel primo semestre del 2023.
L'andamento dei Ratio è dovuto all’incremento registrato dal capitale primario di classe 1 (+1,6%) e dei fondi propri (+0,6%), a fronte della riduzione dell’1,1% delle attività ponderate per il rischio.
Sono queste le principali evidenze dell’analisi di bilancio condotta su un campione di 9 gruppi bancari italiani, che rappresentano circa il 65% del sistema bancario italiano in termini di totale attivo consolidato.
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