L'European Social Services Conference (ESSC) è il più grande forum sulle politiche e le pratiche di assistenza sociale pubblica in Europa, organizzato ogni anno dall'European Social Network (ESN), coinvolge 163 organizzazioni membri provenienti da 36 paesi europei ed extra-europei.
L'evento riunisce rappresentanti della politica, accademici e ricercatori, dirigenti e direttori dei servizi sociali, assistenti sociali, con l’obiettivo di sviluppare una cooperazione di lungo termine con i partner di settore finalizzata al perseguimento dell'innovazione nei servizi sociali.
La conferenza si è svolta a Malmö, dal 14 al 16 giugno 2023, e si è focalizzata sui progressi tecnologici che contribuiscono a migliorare l’erogazione dei servizi sociali attraverso la semplificazione dell’accesso e della condivisione delle informazioni, il coordinamento tra i servizi, l’intervento precoce, accelerando il processo decisionale e promuovendo l’autonomia e la scelta delle persone.
KPMG, da sempre attiva nell’innovazione dei servizi per il cittadino, come partner della 31-esima edizione dell’evento, ha partecipato promuovendo e condividendo le più importanti iniziative, progettualità e case history realizzate sul campo.
Case history 1 - Un Welfare State sostenibile: l'interoperabilità come chiave per la fornitura di servizi sociali
Tra i progetti più ambiziosi e innovativi realizzati per l'INPS, Welfare As a Service (WAAS) ha l'obiettivo di ottimizzare gli interventi, le politiche e le iniziative di welfare state, sia nella loro pianificazione, sia nella loro attuazione, attraverso lo scambio armonizzato di dati tra enti centrali, regionali e locali.
Il principale ostacolo a una strategia di innovazione sociale efficiente è attualmente la mancanza di dati e informazioni sulla distribuzione della domanda e dell'offerta di servizi sociali. Per risolvere il problema, il PNRR ha stanziato un consistente pacchetto di riforme per abilitare l’interoperabilità dei sistemi e l’integrazione dei dati tra i fornitori di servizi alla persona.
In questo contesto l’INPS si è posto l'obiettivo di costruire, nell'ambito del progetto Welfare as a Service, un National Welfare Data Hub: una banca dati alimentata in tempo reale e consultabile dall'Istituto, dalle altre Pubbliche Amministrazioni e dagli erogatori di welfare, dove tutti i dati sui cittadini sono raccolti, elaborati e restituiti in modo integrato e significativo per le pubbliche amministrazioni.
Il rafforzamento della governance territoriale del welfare è uno dei maggiori benefici che INPS si aspetta dal progetto WAAS. Ciò consentirà ai diversi attori del welfare state di pianificare, progettare e attuare interventi più approfonditi, integrati e condivisi, insieme a un uso migliore e più trasparente delle risorse pubbliche e private.
Case history 2 - Ridurre la povertà e l'esclusione sociale attraverso un nuovo modello di analisi data-driven: il caso della città di Milano
KPMG ha realizzato un progetto per il Comune di Milano, in collaborazione con il Centro di Ricerca sulla Gestione dell'Assistenza Sanitaria e Sociale (CERGAS) dell'Università Bocconi, che comprende due macro-interventi. Il primo intende proporre un modello completo di analisi sulla povertà infantile all’interno dell’area comunale, e la creazione di un cruscotto interattivo e dinamico del fenomeno per facilitare gli interventi di politica sociale. Il secondo ha l’obiettivo di implementare un framework di valutazione per monitorare l’impatto di un intervento finanziato dal Comune e volto alla riduzione del fenomeno di segregazione scolastica e abbandono scolastico precoce, promuovendo al contempo l'integrazione sociale attraverso l'offerta di un'ampia gamma di attività extra scolastiche.
Sono state individuate le dimensioni che giocano un ruolo cruciale nello sviluppo di un bambino, al fine di analizzare il fenomeno della povertà infantile da una prospettiva multidimensionale. Il Dipartimento Educazione del Comune è stato supportato nello sviluppo di un framework di valutazione d'impatto per le attività di doposcuola finanziate dal Comune, che ha coinvolto otto scuole secondarie di primo grado inserendole in un percorso di coprogettazione del sistema di valutazione.
Il modello consiste in una serie di indicatori selezionati attraverso ricerche e analisi documentali, interviste con le principali parti interessate e focus group. Gli indicatori sono stati organizzati e sistematizzati in un database, alimentato dalle scuole, che fornisce i risultati attraverso un cruscotto interattivo e dinamico. Ciò consente di monitorare i progressi e l'impatto delle attività in tempo reale e di arricchire la propria offerta, promuovendo le attività più efficaci, anche grazie a un meccanismo di feedback continuo, implementato sia per gli studenti che per le scuole.