Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2019/2088, gli intermediari bancari, finanziari e assicurativi, sono stati chiamati a rivedere alcuni processi interni per recepire le novità normative in materia di sostenibilità.

Diversi sono gli ambiti impattati dalle novità normative, tra cui: ESG policy, due diligence, remunerazioni, conflitti di interesse, informativa/comunicazione, marketing, product governance e valutazione di adeguatezza.

Il sistema dei controlli interni e i compiti delle funzioni aziendali di controllo

La Consob ha recentemente pubblicato un Quaderno dedicato alla finanza sostenibile relativamente a 'tendenze, questioni in corso e prospettive alla luce dell’evoluzione del quadro regolamentare dell’Unione europea'.

Con riferimento al pacchetto di misure legislative inerenti alla finanza sostenibile pubblicato dalla Commissione Europea e alle modifiche della MiFID2 e IDD, il Regolatore si è soffermato sugli effetti significativi che queste modifiche normative intercorse avranno sui processi e sulle procedure degli intermediari, in particolare in queste cinque aree:

  1. requisiti organizzativi e processo di product governance;
  2. processo di valutazione dell’adeguatezza (MiFID2);
  3. valutazione degli effetti degli investimenti ESG sulla gestione dei rischi con il relativo coinvolgimento delle funzioni di Risk Management e di Compliance;
  4. individuazione e gestione dei conflitti di interesse con un focus particolare su quelli connessi all’attività di self-placement;
  5. trasparenza e informativa alla clientela.

Con la nuova normativa in materia di sostenibilità, le funzioni aziendali di controllo sono chiamate a rivedere le proprie attività per rispondere ai nuovi requisiti ESG.

Le funzioni di Internal Audit, Compliance e Risk Management devono essere pronte a rispondere alle nuove sfide lanciate dal legislatore per contribuire alla value creation sostenibile.