Una delle sfide più importanti della nostra epoca è la creazione di un sistema sostenibile, con una transizione verso un mondo green che riduca le emissioni di carbonio. Tuttavia, al momento gli sforzi di istituzioni e imprese non sono sufficienti.

Per realizzare queste ambizioni il prima possibile e in modo economicamente vantaggioso, lo studio KPMG ‘The (blue) wealth of nations’ indica una via alternativa: sbloccare il potenziale ‘blue carbon’ degli oceani.

Il percorso verso l’obiettivo ‘Net Zero’

Gli sforzi per indirizzare i processi di business verso un'economia ‘verde’ a basse emissioni di carbonio, socialmente inclusiva ed efficiente accomuna oltre il 56% della popolazione mondiale. L’impegno, attraverso diversi programmi, è quello di raggiungere l’obiettivo ‘Net Zero’ necessario per la riduzione del surriscaldamento globale. Nel breve termine però, non tutti i settori saranno in grado di rispettare gli step intermedi, sempre più ambiziosi e valutati in termini rigorosi.

In alcuni casi le ambizioni ‘Net Zero’ superano le reali capacità di riduzione delle emissioni dirette da parte di alcune imprese. La soluzione che le aziende spesso adottano consiste quindi nell’attuare una compensazione delle proprie emissioni attraverso l’acquisto di carbon offset, ovvero soluzioni che consentono di evitare, ridurre o rimuovere le emissioni di carbonio altrove e combattere così inquinamento e global warming. Secondo le stime della Taskforce on Scaling Voluntary Carbon Markets (TSVCM), il valore dei carbon offset potrebbe crescere tra i 5 e i 50 miliardi di dollari entro il 2030.

(Blue) Carbon removal offset

La grande maggioranza degli offset per la rimozione del carbonio sono onshore, mentre i progetti carbon offshore sono ancora limitati. I blue carbon offset ricoprono una posizione unica nella soluzione dei problemi specifici degli attuali progetti onshore, i quali richiedono anni per essere realizzati. D’altro canto, le risorse oceaniche sono più efficienti in termini di tassi di smaltimento di CO2 e di tempo impiegato per la realizzazione degli impianti. Ad esempio, le alghe richiedono poche infrastrutture, nessuna acqua dolce o fertilizzanti, crescono rapidamente e possono catturare fino a cinque volte più anidride carbonica rispetto alle piante terrestri. Inoltre, gli habitat blue carbon possono catturare il carbonio nel sottosuolo per millenni.

I progetti di blue carbon hanno il potenziale per diventare un'opzione scalabile, efficiente ed economicamente attraente. Gli investimenti del settore privato saranno essenziali per garantire che il mercato del blue carbon raggiunga il suo pieno potenziale economico e ambientale, ma le soluzioni offshore per la rimozione del carbonio dipenderanno fortemente dai governi: infatti, sono necessarie giuste policy per accelerare lo sviluppo di blue offset sia dal punto di vista della conformità sia da quello del voluntary market.