Italian Energy Summit: quale governance per la transizione green
Focus su geopolitica, mercato dell’energia e imprese
Focus su geopolitica, mercato dell’energia e imprese
A oltre due anni dall'invasione russa in Ucraina, a fronte della situazione critica in Medio Oriente e delle conseguenti e perduranti incertezze del quadro economico globale, l'Italia - come tutti i Paesi dell'Eurozona - ha la necessità di concretizzare e mettere a terra i propri obiettivi.
Nel complesso, il nostro Paese si è dimostrato resiliente agli choc e il sistema economico ha saputo reagire e differenziare gli approvvigionamenti. Tuttavia, anche a fronte di una domanda di energia in costante crescita, è necessario compiere scelte chiare per il raggiungimento degli obiettivi presi a livello nazionale e comunitario, sia in termini di disponibilità della risorsa energetica sia di sicurezza dell'infrastruttura.
Si è tenuto il 25 e 26 settembre a Milano, a Palazzo Mezzanotte, l’Italian Energy Summit, l'evento organizzato dal Sole 24 Ore, in collaborazione con KPMG, che, da oltre vent'anni, rappresenta uno tra i principali appuntamenti per il mercato energetico italiano e internazionale.
L'obiettivo dell’iniziativa è stato quello di tracciare una rotta a partire da ciò che mostrano le proiezioni di sviluppo del Paese per cercare di rispondere alla richiesta di energia sostenibile, anche sotto l'aspetto dei costi oltre che della potenzialità tecnologica e della riduzione dell'impatto ambientale.
Moltissimi gli ospiti di rilievo, da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI e Stefano Grassi, Capo gabinetto del Commissario europeo all'Energia Kadri Simson, fino a tutti i vertici delle aziende energetiche italiane, oltre agli esponenti di università e istituzioni come il Ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Dopo l’apertura del Presidente di ARERA, Stefano Besseghini, e del Presidente di GSE, Paolo Arrigoni, i lavori sono entrati nel vivo con l’intervento del Partner di KPMG, Francesco Gagliardi, Head of Energy della società di consulenza.
L’intervento di Francesco Gagliardi, Partner di KPMG e Head of Energy: “Geopolitica, mercato dell’energia e imprese: impatti e modelli di governance”
Il professionista di KPMG Francesco Gagliardi ha toccato diversi temi di cruciale attualità, come le restrizioni agli scambi commerciali, lo sviluppo di un contesto economico multipolare e le dinamiche di un quadro regolatorio frammentato, in uno scenario in cui la supremazia tecnologica diventa un elemento di sicurezza nazionale.
“Geopolitica ed energia sono due facce della stessa medaglia. Oggi stiamo assistendo a un movimento da un’epoca di cooperazione ad una di competizione - ha affermato Gagliardi. Il settore dell’energia è tra i più impattati ed è tra quelli che hanno dimostrato estrema resilienza nonostante le tensioni sperimentate a partire dal 2022. In una prospettiva di medio-lungo periodo sono tre le variabili cui bisognerebbe prestare attenzione: il cambiamento del rischio geopolitico nell’oggetto e nella geografia, il rischio legato alla transizione e il rischio fisico”.
“Di fronte a questo quadro di frammentazione geopolitica - ha continuato Gagliardi - serve una politica industriale dell’energia comune a livello europeo. Infatti, senza una collaborazione tra Stati si rischia un forte impatto su competitività. Inoltre, navigare in un quadro di permacrisi con alta volatilità richiede una grande capacità di resilienza e di flessibilità. Le imprese, oltre a elaborare in termini di governance questi gigarischi, devono lavorare sui modelli operativi per garantire e aumentare la loro capacità di resilienza.”, ha concluso Francesco Gagliardi, Partner KPMG e Head of Energy.
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