Presso Rondine ha sede un centro internazionale per la pace dove il conflitto a ogni livello si trasforma in azione verso la costruzione di relazioni rinnovate, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Il progetto che Fondazione KPMG Italia ETS ha deciso di sostenere, prevede l’apertura di una ‘Sezione Rondine’ nelle scuole secondarie di secondo grado italiane. Si tratta di un triennio sperimentale, completamente nuovo, progettato e costruito con le scuole stesse attraverso una relazione creativa, parola-chiave del

Metodo Rondine, un modello di approccio relazionale al conflitto che orienta l’infrastruttura educativa verso lo sviluppo integrale della persona. Le Sezioni Rondine saranno attivate a partire dal 2023 a Roma, Ragusa e Padova.

Rondine

Il progetto risponde a precisi obiettivi didattici, comunitari e di sviluppo sostenibile (Sdgs) condivisi con la scuola, in particolare per:

  1. Migliorare la qualità del sistema di istruzione in termini di ampliamento e accessibilità dei servizi, aggiornamento e formazione del personale docente, digitalizzazione dei processi e interazione pubblico-privato, con una rete nazionale di sperimentazione metodologico-didattica, allineando i parametri nazionali con quelli comunitari;
  2. Contrastare l’incidenza dell’abbandono scolastico, della povertà educativa e dell’inattività tra i giovani attraverso un percorso sperimentale di carattere triennale (per garantire gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dal DM 211/2010);
  3. Migliorare la preparazione degli studenti e incrementare la quota dei diplomati, potenziando competenze chiave definite dal quadro di riferimento europeo (CE 2018/C 189/01) e l’ambito disciplinare STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), promuovendo profili educativi in linea con le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro;
  4. Rafforzare le competenze degli studenti in materia di educazione civica e cittadinanza digitale (DM 22 giugno 2020), favorendo comportamenti prosociali e la partecipazione dei cittadini all’organizzazione politica, economica e culturale del Paese.

Tutto questo è legato all’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 dell’ONU, in particolare il target 4.7 per «garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta a uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile».